SETTEMBRE

SETTEMBRE

 

Equinozio d’autunno: il Sole entra nel segno della Bilancia;l’energia cosmica e la coscienza si rivolgono verso l’interno accingendosi a soppesare e separare le essenze del ciclo annuale che si avvia al compimento………

 

 

 

 

Nel ciclo dei Dodici Segni il mese di settembre è correlato a YOU(Yi Jing 20. GUAN, “L’Osservare”)

 

 Nel ciclo circadiano è il periodo dalle 17 alle 19, massimo flusso energetico nel canale del Rene  

 

 Con l’Equinozio d’Autunno (22 – 23 settembre) il Sole affronta la sua “crocifissione discendente” iniziando quella discesa agli inferi che culminerà nel solstizio d’inverno. La parte del mese che precede tale data è invece dedicata a completare armoniosamente il lavoro dell’Estate, è la cosiddetta “Quinta Stagione” nella quale l’essenza di ciò che l’estate ha manifestato viene raccolta e ricondotta alla “Terra del Centro” per formare i semi del nuovo ciclo. Nel microcosmo umano la Terra è la Milza – Stomaco, ovvero la capacità di assimilare il nutrimento facendo emergere e circolare nell’intero sistema le informazioni e l’energia in esso contenute. Secondo il pensiero tradizionale cinese la Milza alloggia il Pensiero (Yi); nel nostro mondo interiore la Quinta Stagione è la fase in cui,  completandosi il ciclo di sviluppo di un processo, la mente si ritira, per così dire, dall’azione e cerca di raccogliere nella sua parte più profonda le informazioni più rilevanti che andranno a formare i semi di nuove intenzioni e nuovi progetti. Questi sono, appunto, semi, e come tali vanno semplicemente depositati nell’appropriato terreno, senza pretendere di comprenderli o agire su di essi in alcun modo. Questo stato mentale, ben descritto dal commento dell’Yi Jing al segno Guan, è uno stato di attenta osservazione, di contemplazione simile a quello di colui che, in una condizione di profonda introspezione, si predispone a celebrare un rito: “Lavarsi le mani e pure non officiare…..”. Il  seguito del commento è molto ricco e significativo e spiega chiaramente quanto questa contemplazione debba coinvolgere  l’intera struttura sottile della persona: “Il Grande (Da): l’osservare situato sopra (Shang)”. Shang Dan Tian, il Dan Tian superiore, convenzionalmente collocato al centro della testa, è dove emergono le informazioni riguardanti l’impiego delle potenzialità sviluppate attraverso la pratica; il “grande” indica i fini più elevati sui quali noi dovremmo focalizzare le nostre energie e che solo in quel particolare stato mentale che possiamo definire di “presenza dello Spirito”possono essere “visti” con chiarezza: “Osservare il Cielo (Tian) coinvolge il Dao dello Spirito (Dao Shen)”. L’energia per questa visione però viene dal basso, ovvero dal patrimonio originario, o “essenza (jing), che sostiene la nostra vita  e si manifesta primariamente nella regione perineale (Hui Yin), e che può essere incontrata lasciandovi scivolare quietamente la coscienza (“Cedere e pure la Radice….”). Un altro aspetto importante della Quinta stagione, ovvero del processo di assimilazione fisico e mentale, è la capacità di distribuire le corrette informazioni e nutrimenti a tutti gli organi e a tutte le funzioni psichiche ad essi associate, e questa è la funzione attribuita al Dan Tian mediano (Zhong Dan Tian); non a caso nella proiezione corporea dei Dodici Segni You (Guan nel linguaggio dell’Yi Jing) è collocato nella regione epigastrica (Stomaco e plesso solare). Da un altro punto di vista, l’essere umano veramente “centrato” è colui che riesce a prendere la corretta posizione nella società non per motivazioni ideologiche o di comodo, ma collocandosi, per così dire, fra cielo e terra e ascoltandosi nel profondo ma anche in piena apertura verso il mondo: “Il Centro corretto (Zhong Zheng) usa l’osservare sotto il Cielo”. Questo atteggiamento è così ulteriormente descritto dal commentario dell’Yi Jing che con magistrale sinteticità ci parla del rapporto fra la ricerca spirituale e l’accettazione delle leggi della Natura di cui siamo parte integrante:  “La saggia persona (Sheng Ren) usa il Dao dello Spirito per istituire insegnamento e pure sotto il cielo si sottomette realmente”. Così il saggio, pur rivolgendo lo sguardo al profondo, rispetta ed accudisce i propri ritmi vitali: “E pure le quattro stagioni non deviano”.

 

Infine, l’Yi Jing ci parla del “focolare”, o campo di lavoro,  dove avviene la progressiva trasformazione dell’Essenza (Jing) in energia e informazioni disponibili per lo sviluppo delle potenzialità della persona, ed è il Dan Tian inferiore (Xia Dan Tian): “Sotto (Xia) osservare e pure evolvere (Hua) davvero”. “Hua” significa trasformare gradualmente, attraverso un processo continuo e sottile, ed è lo stesso termine che troviamo nella frase “Lian Jing Hua Qi” (Allenare il Jing e trasformarlo in Qi) che ricorre con frequenza nella tradizione del Qi Gong Taoista.

{mospagebreak}

  

Sole e Ombra

  Il  periodo equinoziale autunnale era anticamente consacrato a Mithra, divinità vedica, poi iranica, il cui culto si diffuse ampiamente in epoca ellenistica e nell’impero romano, dando luogo a una religione prevalentemente misterica – iniziatica i cui riti venivano celebrati in caverne o santuari sotterranei. Egli era Sole e creatore, ma anche mediatore fra luce ed ombra, similmente a Hermes-Mercurio nella sua funzione di conduttore di anime. Sotto questo aspetto Mithra ci fa pensare al San Jiao (il Triplice focolare della Medicina Tradizionale Cinese) nell’accezione taoista di “linea che separa Yin e Yang”. Per un attimo notte e giorno si equivalgono, poi il macrocosmo entra nella fase Yin del suo ciclo annuale.

 

L'uva, il cui raccolto conclude l'anno agricolo, porta sulla nostra tavola, per un po', il ricordo del sole, e il vino, non a caso, è sempre stato (per una frazione peraltro statisticamente trascurabile dell'umanità…..) anche bevanda sacra, destinata a facilitare la riconnessione dell'individuo alla sua radice spirituale.  

 

 

 

 

 I tre Poteri  

 

Dal 2001 la data del 11 settembre si è impressa con violenza nella coscienza e nella memoria collettiva del mondo occidentale, una data di fuoco, preannunciata dalla simbolica distruzione delle due statue giganti dei Buddha di Bamyan, in Afghanistan. Un giorno che ha indiscutibilmente segnato una svolta nella vita del mondo occidentale, l’inizio di una crisi profonda che sembra aver paralizzato la nostra civiltà rendendola incapace di ritrovare se stessa e di iniziare un nuovo ciclo evolutivo. Sembra che la maggior parte delle persone abbia da tempo perso il contatto con quei "tre poteri" che la tradizione indoeuropea ha sempre considerato il fondamento di ogni società civile equilibrata: il potere di emanare leggi conformi alle regole universali della Natura (il "legislatore – sovrano"), il potere di difenderle (il Guerriero). il potere di sanare le ferite del "corpo sociale" (il "sacerdote – medico").Questi poteri esistono in noi e il nostro calendario li evoca con forza celebrando , il 29 settembre, allorchè il calo della luce si è fatto evidente, i tre arcangeli Michele, Gabriele e Raffaele.

 

Michele è il guerriero, l'angelo con la spada, che difende "la fede dai demoni". ("Michele e i suoi angeli combatterono col dragone….", Giovanni, Apocalisse , 12\7). Egli rappresenta la capacità di "prendere posizione", di difendere ciò che ha veramente valore, di garantire a ciò che dà un senso e una direzione evolutiva alla nostra vita (il "grande", nel linguaggio del Yi Jing) il giusto spazio. Nella nostra fisiologia è la capacità di proteggere l'integrità del nostro corpo, è il "Qi difensivo" della Medicina Tradizionale Cinese, fortemente associato all'energetica del Polmone, sovrano dell'autunno.

 

 

Gabriele è il messaggero, il tramite fra il mondo umano e il mondo spirituale.Egli è l'"annunciatore", non impone leggi e regole, è la capacità di sentire dal profondo la risonanza fra sè e la Grande Madre Natura e di lasciarne emergere le linee guida per la propria vita, psicologicamente è la radice del processo di Individuazione, fisiologicamente è la base comune di tutti i sistemi che concorrono a definirci in relazione al mondo esterno (processi cognitivi, assimilativi, immunologici, ecc.), è la forma più profonda di Consapevolezza, così come, forse, Michele è la forma più profonda di Intenzione.Tuttavia, nel mondo manifesto e concreto, il tentativo di aderire a queste "giuste regole" ("Rta" in sanscrito, giusto in quanto intrinsecamente vero) non   è mai esente da conflitti interni ed esterni, che si esprimono attraverso la sofferenza e la malattia, sia a livello individuale che sociale.

 

 

Raffaele è la capacità della Natura di curare e guarire, se solo le si consente di agire secondo le sue proprie leggi, che non sempre sono comprensibili dalla coscienza superficiale, la quale pretende spesso di decidere a suo capriccio che cosa e come sia da curare.Nella nostra fisiologia egli è rappresentato da tutti i processi riparativi che avvengono nelle fasi di rilascio della tensione e di riposo, e implica la capacità di "nutrisrsi di cose giuste" sia a livello fisico che mentale, è l'"Angelo Custode".

E' evidente che i tre Arcangeli agiscono in sinergia, mai separatamente; quando uno di essi è debole l'intero sistema psicobiologico perde la propria coerenza, con modalità che dipendono da quale funzione è carente. E' quindi importante riconoscere queste tre funzioni ai vari livelli in cui si manifestano nella nostra persona, imparare a sviluppare ciò che non è cresciuto e allenare i tre Arcangeli a lavorare efficacemente insieme.

Ad esempio, nella canzone “29 settembre” (di Lucio Battisti, ma portata al successo dalla “Equipe 84”) il protagonista soffre di una momentanea carenza di Gabriele per cui si lascia trasportare in un’avventura (“…. e ancora prima di capire mi trovai sottobraccio a lei….”), ma recupera l’equilibrio e la giusta intenzione grazie all’intervento notturno e riparatore di Raffaele (“… mi son svegliato e… e sto pensando a te…”)    

 

 Ritorno all'Acqua 

 

Il Dan Tian inferiore è anche detto "Casa dell'Acqua", e vi è un punto nella regione addominale inferiore, lungo il canale Ren, chiamato "Qi Hai", mare dell'energia. Il mare di settembre, sotto un cielo sereno e una leggera brezza di terra, ha sempre avuto per me un effetto profondamente pacificante, e nel contempo la capacità di sucitare una nostalgia per qualcosa di indefinito, che forse è proprio questo ritorno all'origine. Nel Ba Gua di Cielo Posteriore il passaggio all'autunno è associato al trigramma Dui che esprime la serenità di uno specchio d’acqua.

Gabriele D'Annunzio, in questo caso taoista inconsapevole, ce ne parla nella sua nota poesia "I pastori": "Settembre, andiamo, è tempo di migrare.Ora in terra d'Abruzzo i miei pastori lascian gli stazzi e vanno verso il mare.Scendono all'Adriatico selvaggio che verde è come i pascoli dei monti….." E scendendo verso il mare si intravede già il verde, colore del Movimeno Legno che, dopo l'inverno, darà inizio al nuovo ciclo.

 

Lascia un commento