MARZO

MARZO

MARZO, torna la Primavera……

 Yi Jing 34, DA ZHUANG 

Con il mese di Marzo l’energia della Natura si riapre verso l’esterno,

il Drago danza sull’abisso…….

 

Nel ciclo dei Docici Segni il mese di Marzo è correlato a MAO Gua (Yi Jing 34, DA ZHUANG  “Il vigore del grande”) Nel ciclo circadiano è il periodo Mao Shi, dalle 5 alle 7 del mattino, massimo flusso energetico nel canale del Grosso Intestino.  

 

Questo orario è considerato ideale per la pratica del Qi Gong, perchè loYang ha superato il punto di mezzo e comincia a manifestarsi verso l’esterno. La struttura del segno (“Il Tuono situato sopra il Cielo”) lo indica chiaramente: sotto e all’interno Qian, pienezza dello Yang, sopra e all’esterno Zhen, il Tuono, o scossa, il trigramma che nel ciclo del Ba Gua corrisponde all’Equinozio di Primavera (21 marzo), inizio della piena espansione dello Yang nel mondo manifesto.

Il senso dell’esagramma è raccolto in sole quattro parole:

Zhuang Da Li Zhen: il “Grande “ (Da) va inteso soprattutto come l’orientamento della volontà verso un fine dominante e significativo, ed è questo orientamento che garantisce un uso saggio della forza o vitalità (Zhuang) che va emergendo.

La forza della primavera tende verso la fioritura e la fruttificazione, così la forza del ricercatore interiore (Jun Zi “Discepolo della saggezza”) è guidata dall’attenzione verso la raccolta dei frutti del lavoro (Li, terza fase del ciclo stagionale) e dalla capacità di separare l’essenza dalle scorie (Zhen, quarta fase del ciclo stagionale).

Riferito al Tai Ji Quan, Da Zhuang rappresenta il momento in cui la forza elastica (Jin) è risalita dai piedi attraverso le gambe e le anche fino al centro del corpo, “Da” è la forte intenzione (Yi) che la guida verso il bersaglio. Non vi è precipitazione (“Il vigore del grande: di conseguenza fermarsi”) ma, come si dice a proposito del nove al quarto posto, continuo movimento (“Onorare l’andare davvero”).

 

Da Zhuang è anche  un momento in cui l’equilibrio delle forze della persona è tale da consentire di esplorare direzioni nuove, senza sentirsi vincolati da regole, precetti o convinzioni preesistenti; si dice infatti nel commento: “Il discepolo della sagezza usa nessun codice per camminare da nessuna parte”. Similmente nel commentario del segno Qian, a proposito del nove al quarto posto, l’ultimo drago comparso sulla scena, leggiamo: “Forse danzare situato nell’abisso. Senza errore” 

 

 

La Primavera è un movimento di Apertura  (Kai) che vuole esprimersi in libertà; così, poeticamente, questa stagione è descritta nel Haung Di Nei Jing Suwen (L’antico grande Classico di Medicina tradizionale Cinese), con pochi ma essenziali consigli su come sia opportuno accudire il proprio corpo e la propria mente :

 

 “I tre mesi della primavera sono chiamati zampillare e spiegare;Cielo e Terra  insieme producono la vita, i diecimila esseri ne risplendono.Alla notte ci si corica, all’alba ci si alza; si misura il cortile a lunghi passi,capelli sciolti, il corpo in libertà.Si esercita il proprio volere per l’impulso della vita:Far vivere e non uccidere; dare e non togliere, ricompensare e non punire.Così ci si conforma ai soffi della primavera, via per il mantenimento dello slancio vitale.Andare controcorrente porterebbe danno al fegato……..” 

L’energia del Fegato (elemento “legno”) presiede ai movimenti di apertura, è dunque il momento di accudire la funzionalità di questa “loggia” funzionale con opportuni esercizi e terapie di regolazione e drenaggio. E’ anche il momento di guardare lontano e concepire progetti, poiché questa è la funzione di quell’area della mente-corpo chiamata  Hun (letteralmente “Spiriti della Terra simili a nuvole”) dei quali si dice che trovano alloggio e alimento nel fegato e che si allontanano dal corpo durante il sonno per viaggiare nel mondo dei sogni……… 

 

{mospagebreak}

I Romani dedicarono questo mese a Marte che, noto soprattutto come dio della Guerra (le guerre si intraprendevano per lo più all’inizio della primavera), nella loro mitologia arcaica  era invece associato al tuono, alla pioggia, alla natura e alla fertilità in generale, dunque all’energia della Primavera.

Il 1° marzo, data dell’inizio legale dell’anno, era il giorno in cui si spegneva e si riaccendeva il  “Fuoco perpetuo” di Vesta, il cui santuario, a differenza di quelli dedicati agli altri dei, era di forma rotonda anziché quadrata, forse a simboleggiare la natura informale di ciò che lì si venerava: “Soltanto inestinguibile fuoco si cela in quel tempio, ma né Vesta né il fuoco hanno alcun simulacro.”(Ovidio).

Tracce di questo rito si ritrovano nella “Candelora” cristiana (benedizione e distribuzione delle candele), peraltro anticipata all’inizio di febbraio.

 

Nel periodo dell'Equinozio di Primavera si situa l'Annunciazione (25 marzo), trasformazione cristiana degli antichi miti di nozze fra un Dio e una Vergine. Simbolicamente, nel linguaggio alchemico, l'Annunciazione è l'azione perfetta del Principio Formale Originario (Yuan Shen) sulla Materia Primordiale (Yuan Jing) che, come tale, non oppone alcuna resistenza nè struttura precostituita.

Tale stato di perfetta malleabilità è, a livello animico, ciò che corrisponde al termine cinese "Calma Profonda" o “Cuore silenzioso” (Xin Jing), uno stato desto ma completamente ricettivo al raggio dell'Intenzione Profonda che sorge dalle sue stesse profondità. Ciò avviene nella meditazione, così come, attraverso gli esercizi del Tai Ji Quan e del Qi Gong dinamico, il corpo e la mente a poco a poco riacquistano la flessibilità necessaria a consentire le trasformazioni energetiche interiori e la loro azione sulla struttura stessa del corpo fisico.

 

La nostra Pasqua, festività equinoziale situata all'incrocio fra il calendario lunare e quello solare, è il vestigio degli antichi rituali destinati a favorire la "rinascita" della natura e la prosperità dei campi e dei pascoli; nelle civiltà pastorali un nuovo nato del gregge (l'agnello pasquale) veniva ucciso e dedicato agli dei prima della partenza per i pascoli estivi. L’Ariete, segno zodiacale della Primavera, ci rimanda al Vello d’Oro, simbolo, per gli alchimisti, di trasformazione interiore. L’idea di un sacrificio necessario a far riprendere il ciclo cosmico è presente in  tutte le antiche tradizioni precristiane e pre romane; esse abbondano di miti centrati sulla figura di un dio che muore, o perde la propria virilità, fecondando la Natura con il proprio sangue,  e poi risorge ricongiungendosi con la Grande Madre. Il “Discepolo della Saggezza” si chiederà dunque quale possa essere quella parte preziosa di sè che occorre sacrificare perchè essa possa riunirsi alla propria natura autentica……. Nel Tai Ji Quan, in prossimità del momento culminante dell’azione (Da Zhuang) cerchiamo di sganciare la coscienza dalla mente superficiale lanciandola verso zone più profonde della mente dalle quali sorge l’impulso per l’armonioso completamento del ciclo della forza. L’addestramento di questo processo non è indolore: ogni praticante serio incontra dentro di sè le sue piccole annunciazioni, ma anche quaresime e crocifissioni (durante le quali a volte si chiede chi gliel’ha fatto fare di intraprendere questa strada….), ma anche rinascite, ovvero quei piccoli o grandi salti di qualità dai quali riconosciamo di essere sulla via che abbiamo scelto.

L'Uovo, tipico segno pasquale, come la colomba,  è il tradizionale simbolo della creazione "in potenza", detto nell’Induismo Brahmanda, o seme universale. Ma a questo punto mi pare opportuno ricordare un altro grande uovo, non pasquale, che con le sue originali teorie sulla soggettività  del linguaggio sembra ricollegarsi all’ “usare nessun codice per camminare da nessuna parte” di cui parla l’Yi Jing, ed è Humpty Dumpty :  

 

“Quando  Io uso una parola (Humpty Dumpty) essa significa esattamente ciò che io ho scelto che essa significhi, nè più nè meno”

 

“La questione è” (Alice) “se tu poi far significare alle parole così tante cose diverse”

“La questione è ” (Humpty Dumpty) “chi è che deve comandare, è tutto qui” 

(Lewis Carroll “Through the looking-glass and what Alice found there”)

 

Lascia un commento