LUGLIO

LUGLIO

LUGLIO: “Ritirarsi e pure crescere davvero”.  Mentre l’estate raggiunge il culmine, la fase Yin comincia a manifestare sottilmente la sua presenza nel ciclo energetico…..

 

 

 

 

 

 

 

Nel ciclo dei Dodici Segni il mese di Luglio è correlato a Wei (Yi Jing 33, Dun,Il Ritirarsi”).

 

Nel ciclo circadiano è il periodo dalle ore 13 alle 15, massimo flusso energetico nel canale del Piccolo Intestino (Intestino Tenue).  

 

Il Piccolo Intestino, nella visione della Medicina Tradizionale Cinese, rappresenta bene la duplice natura del Movimento Fuoco, da un lato la massima espansione verso l’esterno (Apertura, “Kai”), dall’altro la funzione di trasformazione e assimilazione che comincia a preparare la fase di tesaurizzazione e chiusura (“He”) delle essenze ricavate dal cibo.

 

 Osservando la struttura del segno Dun notiamo che la sua parte esterna (ciò che va completando il suo ciclo di manifestazione, ovvero ciò che è più visibile) è il trigramma Qian, lo Yang puro, mentre la parte interna (ciò che, sotto la superficie, sta modificando la configurazione energetica del processo in atto) è il trigramma Gen, l’Arresto. Per questo si dice “Ritirarsi e pure Crescere davvero”. Nel ciclo del Ba Gua di Cielo Posteriore questi due segni si trovano in una posizione simmetrica molto particolare: Qian è collocato appena prima della fase di massima latenza del sistema, Gen immediatamente dopo. A sua volta Gen è seguito dal tuono primaverile (Zhen) che innesca il nuovo ciclo di manifestazione.Nella pratica del Tai Ji Quan e del Qi Gong applicare il segno Dun significa lasciar completare il movimento di apertura verso l’esterno della forza (Jin) e dell’energia (Qi) arrestando nel contempo la sua radice o impulso generatore (Intenzione). E’ importante considerare che i Dodici Segni fondamentali possono essere visti come momenti successivi di un ciclo complesso (per esempio un esercizio dinamico di Qi Gong oppure un passaggio da una postura all’altra della Forma di Tai Ji Quan),  ma anche come aspetti diversi della struttura interna del movimento che avvengono contemporaneamente in diverse parti del corpo o della mente.  Dun significa arrestare l’intenzione senza bloccare il movimento in atto, in modo che ogni movimento si inserisca nell’onda del precedente senza lasciare vuoti. Per questo si dice  “…. Associarsi alla stagione nel movimento”. 

 

   

Anche nel nostro calendario un mese così solare come luglio (i romani lo dedicarono a Giulio Cesare) è scandito da importanti festività di segno femminile che, giusto un mese dopo il solstizio estivo, ci ricordano ancora una volta la presenza della Grande Madre Natura.

 

La prima è Maria Maddalena (22 luglio), che in molte tradizioni popolari europee è patrona della fecondità e del parto, forse in relazione all’esuberanza sessuale che le viene attribuita (prima della conversione, naturalmente…..) e che deve aver sempre affascinato gli artisti che l’hanno rappresentata, visto che nella maggior parte delle pitture e sculture che la raffigurano (si vedano i due esempi qui riportati) la Maddalena, pur definita “penitente” emana un’intensa sensualità.

         

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La seconda è Sant’Anna (26 luglio), anch’essa patrona delle partorienti.  In sanscrito “Anna” significa “nutrimento” e “AnnaMayaKosha” è l’involucro fisico del Sé, quel livello di manifestazione che è sostenuto dalla capacità di assimilare il cibo e che, pur essendo il livello più grossolano dell’Essere, proprio perché ne è manifestazione, è esso stesso sacro e diviene dunque lo strumento primario per ogni forma di pratica interiore, ma oserei dire anche di semplice vita quotidiana, che voglia fondarsi su basi solide.

 

Nel cinese classico “Shen” vuol dire “corpo” ma anche “Sé”, la persona è il proprio corpo, in quanto esso ne testimonia la presenza nel mondo. In una vecchia (BUR, 1962) ma gradevole traduzione del grande classico Dao De Jing, cap.13, leggiamo: “…Perciò gli uomini dovrebbero considerare la fortuna e la calamità come parte del proprio corpo (Sé). Per questo motivo, solo chi ami e consideri il mondo come ama e considera il proprio corpo può dimorarvi e governarlo.”

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