La Meditazione degli Otto Sentieri

La Meditazione degli Otto Sentieri

Una tradizionale pratica taoista di concentrazione e purificazione

La Meditazione degli Otto Sentieri

 

La meditazione degli Otto Sentieri risale al Maestro taoista Chao Pi Chen, nato nel 1860, ed è descritta nel suo testo “I segreti della cultura della Natura Essenziale e della Vita Eterna” , un manuale molto completo di alchimia taoista tradotto e pubblicato in Italia dalle Edizioni Mediterranee con il titolo “Lo Yoga del Tao” (cap. III “Il disgombro degli otto canali psichici”).

In epoca recente questa pratica è stata riproposta nella scuola di Tai Ji Quan del Maestro Patrick Kelly[1] come strumento specifico per favorire in primo luogo cambiamenti qualitativi nella relazione fra mente e corpo, allenando la capacità di percepire le sensazioni interne generate dai recettori di pressione, stiramento e calore situati nei tessuti, e abitualmente poco o per nulla accessibili alla coscienza (“consapevolezza propriocettiva”). Tale allenamento viene condotto lungo percorsi specifici che corrispondono a canali descritti dalla Medicina Tradizionale Cinese; in questo modo il costante, accurato e ripetitivo movimento dell’attenzione provocherà gradualmente un effettivo aumento del flusso di energia – informazione lungo tali canali.

La Meditazione degli Otto Sentieri è una sorta di “porta di ingresso” nel mondo dell’alchimia interiore: la frequente ripetizione dell’esercizio familiarizza il praticante con quello che provvisoriamente possiamo definire “corpo energetico” che viene gradualmente attivato mentre parallelamente si espande la capacità di percepirsi interiormente, preparando il terreno per trasformazioni più profonde. Come si vedrà dalla descrizione della pratica, il Canale Centrale, via maestra dell’Energia e della Sostanza originarie (Yuan Qi – Yuan Jing) che unisce i tre centri energetici principali (Dan Tian) non viene impiegato in tutta la sua estensione: la sua piena apertura infatti avverrà da sè con il completarsi del percorso evolutivo preliminare.

Inizialmente si potranno avere sensazioni relativamente “grezze” (calore, formicolio, ecc.) che denotano semplicemente l’accesso della coscienza al “panorama sensoriale” interno già presente nella nostra normale fisiologia; tali sensazioni possono divenire più intense e definite segnalando un aumento del flusso energetico (prima trasformazione del Jing, Essenza, in Qi, energia) che entra in conflitto con la resistenza opposta dai tessuti, gravati da tensioni muscolari croniche e da un eccessivo addensamento della matrice extracellulare causato dall’accumulo di tossine e scorie metaboliche; a questo stadio si possono verificare facilmente anche evidenti fenomeni fisici, come tremori o scosse muscolari ai quali non si dovrebbe indulgere, trattandosi di reazioni superficiali spesso attivate da inquietudini emozionali. Un vasto repertorio di tali sensazioni è ben descritto nel testo “Tao e longevità” di Huai-Chin Nan. Successivamente si potranno avere sensazioni più raffinate (luce, colori), indicatori di un flusso libero di energia (Qi) lungo i canali.

Infine, l’accesso della coscienza a livelli estremamente sottili di energia (Shen, convenzionalmente definibile come “Energia Spirituale”) si manifesterà probabilmente come una sorta di pura consapevolezza che sembrerà estendersi oltre i confini stessi del corpo (“Campo Energetico”).

Parallelamente si attiverà la percezione dei tre principali centri energetici o Dan Tian (“Campi della Medicina”, ovvero aree di focalizzazione del processo alchemico), il Dan Tian inferiore (al centro dell’addome, poco sotto l’ombelico) dove si avvertono gli effetti del processo di raffinazione primaria del Jing in Qi, il Dan Tian intermedio (al centro del torace), che può essere considerato il centro di organizzazione dell’impiego del Qi che via via viene raffinato nel crogiuolo inferiore, e il Dan Tian superiore  (al centro della testa) che può essere considerato la porta di accesso a informazioni di ordine sovrapersonale (Shen, Cielo Anteriore).

 

Controversie sul Dan Tian inferiore

“Qi Chen Dan Tian (l’Energia deve affondare nel Dan Tian)”

A volte sorgono discussioni sulla localizzazione precisa e sulla natura fisica o “metafisica” del Dan Tian inferiore, sulla sua relazione con i punti di agopuntura del canale Ren, e conseguentemente sull’interpretazione dei classici taoisti e marziali che ne parlano.

Deve essere chiaro che il Dan Tian inferiore degli alchimisti è quello sopra menzionato, ovvero l’area dove si manifesta il movimento dello Yuan Qi generato dalla pratica meditativa; esso dunque non è un’entità anatomica, pur avendo una localizzazione precisa, e lo strumento specifico di allenamento di questo luogo interiore è la meditazione (Jing Gong, pratica della calma); le sensazioni caratteristiche sono quelle connesse agli aspetti circolatori, nervosi ed energetici (calore, luminosità)

Il Dan Tian inferiore dell’arte marziale invece si identifica molto di più con le strutture neuromuscolari alloggiate nel centro del corpo e collegate con gli arti inferiori e con il tronco; come tale esso è il centro di controllo del movimento integrato di tutto il corpo, e il suo strumento specifico di allenamento è, appunto, il movimento; le sensazioni caratteristiche sono quelle connesse alla consapevolezza propriocettiva e muscolare (pressione). Il Tanden della cultura marziale giapponese esemplifica bene questa seconda accezione del termine.

Benchè i due concetti siano in parte sovrapponibili, è importante imparare a distinguere se si sta parlando di attivazione dell’energia (Qi) o della forza integrata (Jin); nel primo caso si tratta del Dan Tian degli alchimisti, nel secondo caso di quello marziale; il problema nasce spesso dal fatto che talune discipline, come il Tai Ji Quan, possono essere impiegate in entrambe le direzioni contemporaneamente (la frase sopra citata ne è un classico esempio), e ciò disturba la nostra mente abituata all’inflessibilità del principio di non-contraddizione.

 

I punti del Dantian inferiore

La localizzazione precisa di questi punti (che possono essere trattati con agopuntura, moxa o massaggio) è soprattutto di interesse medico, ma la loro denominazione tradizionale offre indicazioni importanti sul processo alchemico che si localizza in quell’area del corpo. Quelli situati nella regione sotto ombelicale, dove tradizionalmente viene collocato il Dan Tian inferiore, sono i seguenti (fra parentesi la numerazione del punto):

-HUI YIN (Ren 1): punto di riunione dello Yin Qi di tutto il corpo; è uno dei più importanti punti di incontro dei tre canali straordinari Du, Ren e Chong. E’ la radice del Dan Tian inferiore, dove il Jing viene attivato per il processo di raffinazione; corrisponde per significato e localizzazione al Muladhara Chakra dello Yoga, e il suo opposto polare è BAI HUI, alla sommità del capo, punto di riunione dello Yang Qi di tutto il corpo.

-QU GU (Ren 2): situato al bordo superiore della sinfisi pubica, tonifica lo Yang del Rene.

-ZHONG JI (Ren 3): Zhong significa Centro, ed è riferito alla collocazione dell’energia originaria (Yuan Qi) in una posizione centrale nel corpo; Ji significa polarità, come nell’espressione Tai Ji. Nel linguaggio taoista le sei “zone” o direzioni in cui si si possono dividere Cielo e Terra (Su – giù \ sinistra – destra \ avanti  indietro) sono chiamate “I sei Ji” (Liu Ji); queste direzioni, sia nel macrocosmo che nel microcosmo, hanno un centro.

Zhuang Zhi, prendendo spunto dai moti celesti, dice “…. il Ji settentrionale (la Stella Polare) è l’area centrale delle Liu Ji…. il Centro celeste…” . Nel lavoro interiore questo punto celeste sui collega con il suo corrispondente microcosmico, il Bai Hui a cui si è accennato sopra.

Sun Si Miao dice: “Il Cuore è il Ji centrale dell’Uomo…… il Centro Estremo è nel Dan Tian inferiore….”

Per chi pratica Tai Ji Quan si offrono spunti interessanti di riflessione sull’espressione dei classici “Zhong Ding” (Equilibrio centrale, letteralmente “fissare il centro”).

E’ un punto molto attivo sullo Yang del Rene, e può regolare tutto il Ren Mai e il Chong mai (Canale Centrale).

-GUAN YUAN (Ren 4): Guan significa chiusura, posto di controllo, yuan è riferito allo Yuan Qi (energia originaria, ancestrale); è il punto dove si raccolgono e si conservano le energie di Cielo Anteriore (Yuan Yin e Yuan Yang). Nell’Yi Jing si parla di “Qian Yuan”, la Natura Originaria propria del Cielo; lo Yuan Qi del Cielo anima e regola l’intero universo ed è la base della vita di tutti gli esseri.

Lao Zhi dice “Chi comprende lo Yuan Qi saprà mantenerlo abbondante…”

La denominazione di questo punto si riferisce dunque alla capacità di mantenere lo Yuan Qi ben chiuso all’interno per consentirgli di crescere e muoversi in modo regolare.

Il sistema taoista sudivide ulteriormente questo punto in due aree con nomi diversi:

Guan Ming “Posto di controllo della Vita” [2]

Ye Men “Porta dei liquidi”[3]

Guan Yuan pertanto è implicato sia nella regolazione delle energie ancestrali (Cielo Anteriore), sia nel controllo della loro espressività biologica (Cielo Posteriore, capacità riproduttiva).

-SHI MEN (Ren 5): è il punto di risonanza anteriore del San Jiao, ha la capacità di liberare i canali.

-QI HAI (Ren 6) “Mare del Qi”: come dice il nome, ha una forte azione sull’energia vitale, in particolare sullo Yang Qi.

-YIN JIAO (Ren 7) “Riunione degli Yin”: questo punto ha azione soprattutto sullo Yin Qi.

-SHEN JUE (Ren 8) “Portone dello Spirito”, al centro dell’ombelico: è così denominato perchè è uno dei punti importanti di rianimazione.

 

Avvertenze sull’Alchimia Interiore

Innanzitutto bisogna usare correttamente l’attenzione focalizzata e notare le sensazioni così come esse spontaneamente emergono, senza cercare di afferrarle o trattenerle, ed evitando accuratamente di sforzarsi di provocarle o di immaginarle nella nostra mente superficiale, dove rimarrebbero delle semplici fantasie artificiosamente sovrapposte al corpo.

E’ anche possibile che i fenomeni fisiologici indotti dall’attivazione energetica si colleghino con dinamiche psico-emozionali inconsce dando luogo a immagini e visioni piacevoli o spiacevoli, secondo le aspettative o paure del praticante, o addirittura, in soggetti ipersensibili la cui mente sia stata poco allenata dalla meditazione, a  stati mentali patologici.

Altrettanto inaffidabili e controproducenti sono quelle che in tutte le tradizioni sono state definite “Tentazioni”, ovvero immagini o sensazioni che danno l’illusione di aver acquisito poteri particolari o realizzazioni importanti.

Il procedimento alchemico è una vera scienza sperimentale, in cui lo sperimentatore è nello stesso tempo il materiale dell’esperimento; la Potenza dell’Immaginazione Creativa che entra in gioco nell’Opera interiore non nasce dalla mente superficiale, ma da zone profonde della mente dalle quali lo Shen, o Forza Configurativa (lo “Zolfo dei Filosofi”) può cominciare a indurre cambiamenti effettivi; saranno tali cambiamenti sottili a generare le corrispondenti sensazioni.

E’ chiaro che tale processo di ristrutturazione può nascere soltanto da uno stato di calma profonda che non ha niente a che vedere con il sonno o il semplice rilassamento ordinario, e che esso è frutto di disciplina e determinazione.

Queste qualità sono oggi alquanto rare, in un mondo dove è sempre più difficile distinguere fra reale e virtuale e in cui anche quella che un tempo era “Scienza Sacra” è diventata merce a buon mercato; ciò che tradizionalmente era protetto da linguaggi cifrati e misteriose iniziazioni è oggi ancor più rigorosamente nascosto grazie alla superficialità di molti di coloro che vi si accostano e mescolano briciole di alchimia con i propri sogni formando una miscela per lo più innocua, ma che non porta molto lontano.

 

Note sui “Canali Straordinari”

“… il Medico che conosce gli Otto Vasi può acquisire i grandi principi che riguardano i dodici canali principali (Jing) e i quindici  vasi di collegamento (Luo).

L’Alchimista che conosce questi otto vasi può, cavalcando la Tigre e il Drago, raggiungere la femmina oscura, il mistero sottile, la caverna delle meraviglie…”

(Li Shi Zhen “Qi Jing Ba Mai Kao”)

Nell’insieme il sistema dei canali (o Meridiani) è una rete costituita da flussi di informazioni lungo linee preferenziali interconnesse.

La Meditazione degli Otto Sentieri (come peraltro la gran parte delle pratiche di Qi Gong) impiega i “Canali Straordinari” (Qi Jing Ba Mai),  così definiti in Medicina Cinese per distinguerli chiaramente dai dodici canali principali collegati alle cinque coppie di organi (Zang) e visceri (Fu), ed una coppia di canali molto particolari, abitualmente descritti fra i dodici principali, ma dotati di funzioni di controllo molto generali: il canale del Triplice riscaldatore (San Jiao) e del Ministro del Cuore (o Pericardio, Xin Bao).

I Canali Straordinari in effetti non hanno rapporti diretti con i suddetti organi, ma solo con i cosiddetti “Visceri Straordinari” (Cervello, Midollo, Ossa, Vasi, Vescica biliare, Utero) e con la loggia energetica “Acqua” (Rene – Vescica) in quanto depositaria delle energie ancestrali.

Con l’eccezione dei due canali antero-posteriori, i canali straordinari non hanno punti propri, ma “prendono a prestito” punti dei canali principali, nei confronti dei quali esercitano quindi anche una funzione di collegamento.

Va sottolineato che i canali non sono entità anatomiche ben definite come i vasi e i nervi, ma “percorsi a bassa resistenza” particolarmente favorevoli alla traasmissione di informazioni; i punti di agopuntura, attraverso i quali è possibile modificare il flusso delle informazioni in modi specifici e caratteristici,  non sono sempre sovrapponibili al decorso attribuito al canale: un caso tipico è quello del Chong Mai (canale centrale di spinta) i cui punti di controllo sono situati sulla parete addominale, benchè il decorso primario del canale sia nella colonna vertebrale.

La loro funzione fondamentale è di organizzare la struttura bioenergetica dell’individuo sin dalla fase embrionale; essi sono i responsabili dell’attuazione del “progetto genetico” originario dell’individuo e della diffusione delle energie ancestrali (Yuan Qi, Yuan Jing) in tutto il corpo, e come tali essi hanno indubbiamente una stretta relazione con il Sistema Nervoso ed Endocrino; la loro denominazione deriva proprio da questo rapporto con il mistero che circonda l’origine della vita.

Da questo punto di vista, il loro rapporto con i canali principali potrebbe essere visto all’inverso, e cioè come una rete primaria (i canali straordinari) preposta alla formazione dell’essere nelle sue linee generali dalla quale si sviluppa una rete secondaria (i canali principali) destinata a regolare i funzionamenti specifici dell’intero organismo.

“Gli otto canali psichici…… sono allacciati in modo da formare una rete che ha due ruoli distinti: il flusso non ostacolato della forza generativa (Jing) e la circolazione non intralciata del soffio vitale (Qi)” (“Lo Yoga del Tao”)

Nel formarsi dell’essere umano i canali straordinari  compaiono nel seguente ordine:

CHONG MAI (“canale di spinta”, letteralmente “Avanzare diritto, fare irruzione, lanciarsi verso”), canale centrale sovrapponibile al Sushumna della tradizione Induista, che definisce l’asse verticale di manifestazione (Cielo – Terra); esso collega il Qi di Cielo Anteriore con il Qi di Cielo Posteriore, è il “mare degli organi e dei canali”. Prende origine dal punto Hui Yin (Ren Mai 1, riunione di tutti gli Yin) e il suo percorso interno risale lungo la colonna vertebrale.

DAI MAI (“canale Cintura”), definisce l’asse orizzontale e regola la circolazione di energia fra la parte inferiore e quella superiore del corpo.

DU MAI (“Canale Governatore” o Mare dello Yang)  e REN MAI (“Canale Funzionario \ realizzatore” o Mare dello Yin), che definiscono l’asse antero-posteriore (piano sagittale) e veicolano l’energia lungo la cosiddetta “Piccola Circolazione Celeste”.

YINQIAO MAI e YANGQIAO MAI; hanno una stretta relazione con gli occhi e regolano il tono muscolare degli arti inferiori (prendono origine dal piede, dagli ultimi punti del canale della Vescica biliare), dunque regolano l’orientamento e il movimento dell’individuo nel mondo, come pure la sua capacità di ritrovare le proprie radici.

Qiao letterlamente significa “levarsi in piedi” o anche “sollevarsi sulla punta dei piedi come per vedere meglio a distanza”.

YINWEI MAI e YANGWEI MAI: anch’essi originano dal piede ed hanno un percorso molto simile a quello della coppia Qiao. Wei significa “Collegare, dare una regola, mantenere, preservare” dunque questi canali hanno a che fare con l’insieme di regole e principi che danno coerenza al movimento dell’individuo nel mondo.

A proposito dei canali degli arti inferiori Huai-Chin Nan dice: “Per una vita sana e lunga o la coltivazione progredita del Dao, l’apertura delle vie del Qi nelle gambe….. non è meno importante dell’apertura del Ren Mai e Du Mai. Chi non abbia sperimentato…. il calore, la morbidezza e la leggerezza delle gambe, non dovrebbe credere di aver aperto il Ren Mai e il Du Mai.”

Secondo Chao-Pi Chen la meditazione degli Otto Sentieri ha il potere di eliminare la sensazione di intorpidimento che può insorgere durante lunghe sedute di meditazione.

Si noti che i canali Qiao e Wei raggiungono tutti la testa, ma nella pratica degli Otto Sentieri ne viene impiegato prevalentemente il tratto che decorre lungo gli arti inferiori;

poichè il decorso di Yin Wei e Yin Qiao lungo la superficie interna dell’arto inferiore, come pure quello di Yang Wei e Yang Qiao lungo la superficie esterna sono abbastanza simili, nella pratica basterà concentrarsi rispettivamente sulla superficie esterna e interna dell’arto, senza pretendere di seguire un percorso troppo preciso, anche se nella descrizione di Chao Pi Chen si parla esplicitamente dei canali Qiao.

I Visceri straordinari sono così chiamati in quanto, similmente ai visceri ordinari, sono dotati di cavità; tuttavia essi non hanno funzioni di trasformazione e trasporto, in altre parole non sono implicati nelle funzioni primarie di elaborazione delle sostanze nutritive, bensì raccolgono e tesaurizzano le “essenze” (Jing) già elaborate dall’organismo.

Nell’embriologia tradizionale cinese essi precedono la formazione degli Zang – Fu ordinari, dunque hanno un ruolo specifico nel passaggio dal senza-forma (Cielo Anteriore) al manifesto (Cielo posteriore).

Essi hanno anche  la funzione, analogamente ai canali straordinari, di far fronte alle “emergenze” che eventualmente superino le capacità di adattamento del sistema dei Cinque Movimenti, e in virtù di ciò il sistema dei canali e visceri straordinari gode di una certa “libertà” dalle regole di stretta coordinazione fra Macrocosmo e Microcosmo che invece caratterizza la “Pentacoordinazione”.

In particolare, gli otto canali straordinari funzionano come “bacini di raccolta di emergenza” con la funzione di drenare eventuali eccessi che il sistema di regolazione primario non riesce ad equilibrare, soprattutto in caso di “attacchi improvvisi”, e contribuiscono alla difesa del corpo partecipando alla circolazione dell’energia difensiva (Wei Qi).

Esaminiamo ora brevemente la natura e le funzioni degli altri due canali impiegati nella Meditazione degli Otto Sentieri.

Il SAN JIAO (Triplice riscaldatore o focolare) dal punto di vista della fisiologia organica rappresenta le funzioni di assimilazione ed escrezione, ma esso è anche considerato la “via Maestra per lo Yuan Qi” attraverso la quale il Qi raggiunge i Cinque Organi e li induce a funzionare, e attraverso la quale il Qi ritorna dopo che i

cinque organi sono stati regolati e purificati dalla pratica del Qi Gong.

Il XIN BAO (Ministro del Cuore) può essere considerato il mediatore fra lo Shen alloggiato nel Cuore e il corpo fisico.

Infine, va menzionata una catena di  28 punti allineati bilateralmente lungo la colonna vertebrale denominati complessivamente JIA JI , che costituiscono la seconda linea ascendente nella pratica degli Otto Sentieri, e che sono descritti dal Maestro Zheng Man Qing come la via di risalita del Qi lungo il dorso (Sesto capitolo dei “Tredici capitoli sul Tai Ji Quan); ricerche recenti sembrano dimostrare che questi punti sono in risonanza con specifiche aree di memoria dell’individuo[4].

 

La pratica, note generali

 

La qualità della pratica non dipende dalla “precisione tecnica” che applicate, ma dal grado di calma e profondtà che riuscite a raggiungere con la vostra mente in relazione al corpo. Prma di iniziare l’esercizio dedicate pertanto qualche minuto a stabilizzare la postura e a fissare la mente sul respiro naturale, portando poi gradualmente la concentrazione nel Dan Tian inferiore; man mano che la mente si stabilizza nell’addome inferiore focalizzate ulteriormente l’attenzione verso il perineo (Punto Hui Yin, radice del Dan Tian inferiore e punto di inizio e conclusione dell’esercizio vero e proprio).

La visualizzazione di una luce dorata che percorre i canali può facilitare la sintonizzazione della mente sul corpo energetico, ma non deve essere forzata, nè deve sovrapporsi o cancellare le sensazioni che spontaneamente si manifestano.

Nellinspirazione polarizzate la mente verso uno stato di attenzione – concentrazione, usando una forte intenzione, come se voleste sollevare qualcosa attraverso il corpo, percorrendo con precisione il canale attraversato dal respiro – energia (Qi).

Nell’espirazione ammorbidite l’intenzione e lasciate che la mente possa affondare verso la profondità; con un po’ di pratica il respiro – energia seguirà spontaneamente lungo il percorso corretto.

Una singola sequenza dell’esercizio impiega cinque cicli respiratori completi, e può essere eseguita più volte, per una durata di cinque – dieci minuti al giorno, sia come pratica a sè stante, sia a conclusione di un allenamento di Tai Ji Quan, oppure eseguita più volte al giorno nel contesto di sessioni prolungate di meditazione.

Quando concludete la pratica senza esercizi ulteriori, lasciate sostare per qualche minuto la mente e il respiro nell’area del Dan Tian inferiore prima di riportare l’attenzione verso l’esterno.

 

 

 

 

 

 

 

 

La pratica, descrizione dell’esercizio fondamentale

 

INSP.: Dal perineo fate salire il respiro posteriormente lungo la colonna vertebrale (Du Mai) fino al centro della testa (Ni Wan, centro del Dan Tian superiore).

ESP.: ponete la lingua in leggero contatto col palato, dietro gli incisivi superiori, e dal centro della testa lasciate scendere il respiro lungo la parte anteriore del corpo (Ren Mai) fino a reggiungere nuovamente il perineo.

Questo primo ciclo costituisce una singola orbitazione microcosmica, o Piccola Circolazione, e può essere ripetuto più volte fino a portare la mente ad un grado soddisfacente di contatto con le sensazioni interne; nella tradizione taoista è già questo un esercizio di primaria importanza, abbastanza simile per significato al Nadi Sodhana Pranayama, ben noto ai praticanti di Hatha Yoga.

INSP.: Dal perineo fate risalire il respiro lungo la parte anteriore dell’addome inferiore fino all’altezza dell’ombelico, dove il flusso si divide in due e scorre lungo la vita (Dai Mai) fino a raggiungere i lati della colonna vertebrale, da cui risale bilateralmente (Jia Ji)

fino alle spalle, verosimilmente raggiungendo il punto San Jiao 15 che lo immette nella fase successiva del circuito.

ESP.: Dalle spalle portate il respiro lungo la superficie esterna delle braccia (canale San Jiao) fino a raggiungere, passando attraverso il dito medio, il punto Lao Gong al centro del palmo, dove potete sostare fino ad avvertire calore – luce nel punto.

INSP.: Dal centro del palmo fate risalire il respiro lungo la parte interna delle braccia (canale Xin Bao) fino al punto di origine del canale, ai lati dei capezzoli.

ESP.: Da questo punto fate scendere il respiro lungo due linee convergenti lungo la parte anteriore del tronco (queste due linee incontrano e percorrono parzialmente il tratto toraco-addominale dei canali Yin Wei e Yin Qiao) che si riuniscono frontalmente nel Dai Mai, raggiungendo poi il perineo.

INSP.: Dal perineo sollevate il respiro attraverso il canale centrale (Chong Mai) fino all’altezza del plesso solare (senza raggiungere il cuore).

ESP.: Dal plesso solare fate scendere il respiro nuovamente al perineo e da lì portatelo agli arti inferiori, percorrendone la superficie esterna (Yang Qiao \ Yang Wei) fino a raggiungere il centro della pianta del piede (punto Yong Quan, radice del Rene) dove potete sostare fino ad avvertire calore – luce nel punto.

INSP.: Dal punto Yong Quan fate risalire il respiro lungo la superficie interna degli arti

inferiori (Yin Qiao \ Yin Wei), attraversate il perineo e lasciate che l’inspirazione si diffonda nel Dan Tian inferiore.

ESP.: Lasciate che il respiro affondi nel perineo.

 

 

 

La pratica, esercizi supplementari

 

ESPANSIONE DELLA LUCE

 

Tradizionalmente si ritiene che il Campo Energetico (o Campo elettromagnetico) personale sia centrato fra il plesso solare e la zona mediana del torace (Zhong Dantian, Dan Tian mediano o centrale) e si estenda per circa 50 cm oltre la superficie corporea.

Qui si raccoglie l’energia pura dei Cinque Organi, percepibile sotto forma di calore, luce o pura consapevolezza (nella descrizione che segue verrà denominata semplicemente “Luce”), ed è in quest’area che l’energia raffinata al grado di Shen (cioè al grado in cui essa può agire in funzione di un “progetto-forma” consapevole) può essere impiegata.

Fate tre respiri profondi: ad ogni inspirazione sollevate la Luce attraverso il Canale Centrale, dal Dan Tian inferiore al Dan Tian mediano (area del cuore – plesso solare); ad ogni espirazione lasciate che la luce si intensifichi e si espanda dal centro del torace in ogni direzione attorno al corpo (Campo Energetico personale).

Se volete aiutare qualcuno che ritenete ne abbia bisogno, potete evocare in modo chiaro l’immagine della persona scelta, collegarvi con chiara intenzione ad essa ed inviarle Luce a partire dal centro del Dan Tian mediano. Rilasciate il contatto prima di ritirarvi nuovamente nella vostra luce interiore.

 

IL MAESTRO INTERIORE

 

Per Maestro Interiore si deve intendere un’Intelligenza Profonda normalmente non accessibile  nello stato di coscienza “superficiale”. Si tratta dell’attivazione di potenzialità di Cielo Anteriore che esprimono un’ulteriore raffinamento dell’Energia Spirituale (Shen) verso lo stato di Vuoto (Xu); il crogiuolo che accoglie questa trasformazione è il Dan Tian superiore, il cui polo celeste (Bai Hui, Sahasrara Chakra dello Yoga) rappresenta il punto di transizione fra microcosmo e macrocosmo.

Con uno o più respiri sollevate la Luce attraverso la porzione superiore del canale centrale, dal centro del torace fino al centro della testa da cui, espirando, lascerete che si intensifichi e si espanda attorno alla testa, come una nuvola di luce dorata.

Con l’intenzione di contattare la vostra Guida Interiore intensificate la luce e portate la mente ancora più in profondità, finchè corpo e respiro si dissolvono nella luce.

In questa luce visualizzate una figura che rappresenti la vostra Intelligenza Profonda alla quale potete rivolgere un’eventuale domanda che vi sta a cuore, attendendo poi con calma la risposta.

Ritiratevi quindi con gratitudine nella luce dorata centrata nella testa, inspirate e riportatela, con una lunga espirazione, nel Dan Tian mediano.

 

DISSOLVERSI NELLA LUCE

 

Respirate profondamente; ad ogni espirazione espandete e intensificate la luce dorata attorno al corpo, portando la mente sempre più in profondità finchè essa si dissolve nella luce. Dimenticate il respiro, lasciando che la mente scivoli ancora più in profondità, mantenendo la consapevolezza della luce.

Ritrovate le sensazioni del vostro corpo dentro la luce: calore e pienezza in ogni punto.

Potete percepire il battito cardiaco e la pulsazione che si espande e un acuto ronzio dentro la testa, che è sempre presente quando la mente è silenziosa.

Rimanete nella calma e in piena presenza mentale: percepitevi come un campo di luce, calore e consapevolezza nel quale è immerso il vostro corpo.

 

I CINQUE ELEMENTI

 

Il Dan Tian Mediano è la sede dove si raccoglie il Qi puro dei Cinque Organi per essere poi ulteriormente raffinato; è la sintesi di tutti i cinque organi e di tutte le funzioni corporee” (Li Xiao Ming).

L’esercizio qui descritto, tratto dagli insegnamenti del Maestro Ni Hua Ching, si propone di facilitare questo processo, mediante opportune visualizzazioni. In questo caso il Dan Tian mediano funge da Centro (TERRA) per i quattro elementi cardinali.

Ad ogni passaggio, respirate una o più volte e, espirando, intensificate ed espandete la luce mentre la mente affonda sempre più in profondità.

1-Centrate la mente in una nuvola di luce dorata nel plesso solare; in questo caso il Dan Tian mediano funge da Centro (TERRA) per i quattro elementi cardinali.

Respirate più volte e ad ogni espirazione lasciate scivolare la mente sempre più in profondità, finchè corpo e respiro si dissolvono nella luce.

2-Portate la nuvola a coprire i Polmoni (METALLO) dove essa diviene BIANCA brillante.

3- Portate la nuvola verso l’addome inferiore e la zona lombare a coprire i Reni e la vescica urinaria (ACQUA) dove essa assume un colore BLU molto profondo, quasi nero.

4- Portate la nuvola sul lato destro del corpo a coprire il Fegato (LEGNO) dove essa diviene VERDE, intenso e luminoso .

5- Portate la nuvola a circondare il Cuore (FUOCO) dove essa diventa di colore ROSSO intenso, simile al rubino.

Potete ripetere il ciclo più volte concludendolo ancora nel plesso solare, dove la mente può riposare nella luce dorata.

 

 

LA STELLA POLARE

 

I taoisti considerano la Stella Polare, e in generale l’area del polo nord celeste, come il punto di origine dello Yuan Qi del Cielo; allorchè il punto Bai Hui (detto anche Tian Men “Porta del Cielo”) alla sommità del capo si apre e si connette con essa, il nostro corpo riceve l’influsso del Qi di Cielo Anteriore. Il consapevole sincronizzarsi con questo moto cosmico è detto l’unione dell’uomo con il cielo nell’unica energia originaria (Tian Ren He Yi).

Portate la mente a connettersi con un punto infinitamente in alto nel cielo, che potete visualizzare come una stella, alla quale siete collegati da un sottile raggio luminoso che parte dalla sommità del capo; la stella si espande in una nuvola luminosa che rappresenta la parte più sottile del vostro Spirito, e in questa nuvola la coscienza si immerge, per poi ritornare al Da Tian mediano, al centro del petto.

Se volete praticare l’Unione di Cielo e Terra portate il raggio luminoso dentro il vostro corpo, attraverso la colonna vertebrale, fino a connetterlo con il perineo (Punto Hui Yin, detto anche  Di Men, “Porta della Terra” ), e lasciate che le energie di Cielo e Terra si uniscano nel Dan Tian Inferiore.

 

OSSERVARE LA VITA

 

E’consigliabile far seguire la pratica base degli Otto Sentieri almeno dall’esercizio dell’Espansione della Luce.

Quest’ultima fase della pratica può essere impiegata per contemplare rapidamente gli avvenimenti della giornata appena trascorsa, senza alcuna riflessione o giudizio, come anche, se si pratica al mattino, per scorrere velocemente i progetti e gli impegni della giornata che abbiamo di fronte.

Lasciate poi defluire ogni pensiero e riposate ancora nella luce del Dan Tian mediano.

 

 

 

BIBLIOGRAFIA CONSIGLIATA

 

“Lo Yoga del Tao”  (ed. Mediterranee)

“Tao e longevità”  (ed. Astrolabio)

“Il segreto del Fiore d’Oro”  (ed. Ubaldini)

“Relax deep mind” (Patrick Kelly, pubbl. personale)

“Spiritual reality” (Patrick Kelly, pubbl. personale)

“Medicina cinese e biocibernetica” Li Xiaoming, Gori, Genitoni, Gatti (ed. Compositori)

 

 

 


[1] Patrick Kelly è stato per oltre  vent’anni allievo diretto  del Maestro Huang Xin Xian; quest’ultimo, insigne esponente dello stile dela Gru Bianca, si “convertì” al Tai Ji Quan allorchè incontrò il Maestro Zhen Man Qing, di cui abbracciò tutti i principi fondamentali, fondendoli armoniosamente nella sua scuola (detta appunto scuola Huang) con alcuni aspetti della Gru Bianca, dando forma ad una variante molto interessante dello stile Yang.

La scuola Huang, la cui base principale è in Malesia, è caratterizzata da un programma didattico molto completo e progressivo; Patrick Kelly ha avuto il grande merito di tradurre il linguaggio spesso ermetico dei maestri cinesi in un sistema logico e consequenziale adatto ad impiegare il Tai Ji Quan per la coltivazione della persona sul piano della salute, dell’evoluzione spirituale e della capacità marziale.

[2] “Ming Men” (Porta della Vita”) è la denominazione classica del punto Du 1, ma nell’agopuntura classica è una denominzaione alternativa anche per Ren 4 e Ren 5; tutti questi punti hanno dunque un’influenza importante sulla regolazione dell’Essenza Vitale (Jing) e delle energie ancestrali (Yuan Qi)

[3] “Ye Men “ è la denominazione classica del punto San Jiao 2

[4] Vincenzo Di Spazio “Il Meridiano del Tempo”  (pubbl. Associazione Culturale Acquarius, Plaermo)

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