GIUGNO

GIUGNO

Con il Solstizio d’Estate il sole raggiunge il culmine del suo ciclo annuale.“Il Cielo e la Terra reciprocamente si incontrano. Le specie degli esseri si congiungono….”   (Yi Jing, 44, GOU “L’Accoppiamento”)

 

 

 

Nel ciclo dei Dodici Segni il mese di giugno è correlato a WU(Yi Jing 44, Gou, L’Accoppiamento).

 

  Nel ciclo circadiano è il periodo dalle 11 alle 13, massimo flusso energetico nel canale del Cuore.  

 

  Questo segno descrive l’incontro potente e momentaneo delle due forze elementari: “Il flessibile incontra il solido….. Vero Incontro….”Nell’antica mitologia babilonese il solstizio estivo era lo sposalizio del Sole e della Luna. Nel Qi Gong e nell’Alchimia Interna questa è l’unione di Cuore e Rene, ovvero di Acqua e Fuoco, che costituisce l’asse più profondo del lavoro interno (asse primario del Ba Gua di Cielo Posteriore), attraverso il quale si intende ricondurre la struttura sottile dell’essere umano verso una condizione di autentico equilibrio energetico e spirituale (“Cielo Anteriore”)Lo Yang ha completato il suo ciclo di crescita, lo Yin si ripresenta, dal basso e dall’interno. La prima linea del segno Kun (la Terra) dice: “Camminare sulla brina, indurire il ghiaccio. Lo Yin inizia la cristallizzazione davvero….” . Tuttavia questo Yin è ancora debole e non deve impedire che lo Yang porti a termine la piena manifestazione della sua potenza, che è la caratteristica dell’estate. Infatti è detto: “Nu Zhuang (Femminile Forza) Wu (non) Yong (usare) Qu (afferrare, prendere e usare)”.Questo segno è esattamente opposta a ZI, segno del solstizio d’inverno.Questi due segni “di inversione di fase” mostrano che il cambiamento nasce dalla stessa radice che aveva generato la fase tuttora dominante, non appena questa ha raggiunto il suo culmine; si nota anzi, osservando l’andamento delle stagioni, che la piena evidenza di una fase si rende visibile quando già la sua radice interna è cambiata; noi vediamo i frutti dell’estate dopo il sosltizio, quando in realtà il sole ha già cominciato a declinare sull’orizzonte. Questo “modello operativo” andrebbe tenuto ben presente  nel lavoro interno del Qi Gong e del Tai Ji Quan, in modo particolare quando si tratta di raffinare la regolazione del movimento corporeo.Nel corpo i due segni solstiziali sono associati ai due poli: ZI è collocato alla radice dello Yin (Hui Yin), nel perineo, mentre WU è collocato alla riunione degli Yang (Bai Hui) alla sommità del capo.Così come ZI rappresenta il  contatto con la propria interiorità più preziosa (Cielo Anteriore) che si manifesta nello stato di calma profonda (la Porta degli Dei), ma è anche l’inizio del mondo della manifestazione, analogamente WU è il segno della massima esteriorizzazione della Forza Vitale (Cielo Posteriore) nello sviluppo delle forme (Porta degli Uomini), ma è anche il primo accenno del ritorno a se stessi.  Questo ritorno passa attraverso un iniziale dissolvimento della coscienza di sè, quale si avverte a volte quando si lascia risuonare la propria natura sulla frequenza della piena estate:“Bonaccia, calura, per ovunque silenzio. L’Estate si matura sul mio capo…..Perduta è ogni traccia dell’uomo. Voce non suona, se ascolto. Ogni duolo umano m’abbandona.Non ho più nome” (“Meriggio” G. D’annunzio).

 

Nel nostro calendario il 24 giugno (S.Giovanni) è il corrispettivo del 24 dicembre (nascita di Cristo), e così come il Natale è la rinascita del Sole, S.Giovanni è, per così dire, l’inizio della sua ciclica morte, di cui la decapitazione del santo è immagine simbolica. (nella figura: locandina del film "San Giovanni decollato", con Totò)

 

A lui in tutta l’Europa sono dedicate diverse erbe medicinali, fra le quali la più nota è l’Iperico, molto usato in Omeopatia e fitoterapia per le sue virtù vulnerarie e antidepressive.Giano, il Dio dai due volti, guardiano delle porte, ci mostra ora la sua metà luminosa, ma come in ogni altro cardine calendariale , anche il solstizio estivo offre la possibilità di un contatto ristrutturante con il mondo dell’oscurità e il regno dei morti;  per la tradizione celtico-britannica il 24 giugno (Midsummer day) visibile e invisibile si compenetrano.L’attenuazione, talora addirittura perdita, dell’identità personale, che caratterizza sempre queste celebrazioni “critiche” è uno dei temi portanti della nota opera di William Shakespeare “Sogno di una notte di mezza estate”, dove i protagonisti intrecciano i loro destini con elfi e fate nella magica atmosfera della foresta. Nell’attuale contesto sociopolitico, in cui si parla molto di mutamenti climatici, vale la pena di citare le parole con cui Titania, regina delle Fate, descrive gli effetti meteorologici nefasti delle sue dispute con il consorte Oberon:“.. noi vediamo alterarsi le stagioni…(che) cambiano le loro abituali livree, e il mondo confuso….non sa più quale sia quale… e questa medesima progenie di mali viene dal nostro discutere e dissentire; da noi essa è generata…” (Atto 2, scena 1)

 

 

  

 

 {mospagebreak}Nella nostra tradizione i Fuochi solstiziali sono simbolo e sostegno del Sole che comincia a declinare nel suo corso sull’orizzonte; si attribuisce  a questi fuochi il potere di scacciare demoni e streghe e prevenire le malattie. Le streghe sono verosimilmente rappresentanti della forza femminile che in questo momento deve essere tenuta a freno per consentire al sole di completare il suo ciclo.Tuttavia le Acque (polarità Yin \ femminile) non sono meno importanti del fuoco nelle tradizioni e celebrazioni solstiziali; come Materia Prima di ogni manifestazione e sede di ogni fecondazione, esse sono il necessario complemento alla potenza del sole nel momento della sua massima espansione; loro compito è proteggere e nutrire il seme dello Yang man mano che la sua forza comincia a declinare. Non a caso questo mese prende nome da Giunone, divinità del matrimonio e del parto, sovrana del ciclo lunare e delle acque. Acqua e Fuoco sono Jing (“Essenza” o sostanza originale, la Materia Prima degli alchimisti) e Shen (Spirito, “Forza configurativa” o “Principio – portatore- di – Forma”). Praticando attraverso il nostro corpo, piena espressione del nostro esistere nel mondo manifesto, ripercorriamo verso il profondo le tracce della nostra sostanza e forma originali (Yuan Jing \ Yuan Shen). Per la medicina tradizionale cinese il Cuore, organo “imperatore” dell’Estate, è la residenza dello Shen, inteso come tutto l’insieme delle facoltà psichiche, emozionali e spirituali. L’estate è dunque la stagione in cui queste potenzialità possono trovare la loro naturale e piena espressività, purchè siano opportunamente regolate in modo da non essere disperse, e questa è proprio la funzione del piccolo Yin che ricomincia a crescere.

 

Il Classico di Medicina Interna dell’Imperatore Giallo così descrive l’estate e il comportamento ad essa adeguato:“I tre mesi dell’Estate sono chiamati: proliferare e sviluppare il fiore; I soffi del Cielo e della Terra si intrecciano, i diecimila esseri fioriscono e fruttificano. Alla notte ci si corica, all’alba ci si alza, evitando le esposizioni al sole eccessivamente lunghe. Si esercita il volere ma senza violenza, assecondando lo splendore della bellezza e della forza che realizzano allora le loro promesse; assecondando lo scorrere dei soffi che preferiscono allora esteriorizzarsi (Kai, apertura). Così ci si conforma ai soffi dell’estate, via per il mantenimento della crescita della vita. Andare controcorrente porterebbe danno al cuore…..”  

 

 

Nella nostra scuola di Qi Gong proponiamo l’esercizio della Gru (He) per regolare il cuore e la circolazione. La Gru, uccello tipicamente migratore, in tutte le culture rappresenta il testimone del ciclo solare; nella tradizione cinese è simbolo di longevità e saggezza; è per lo più rappresentata come bianca (Bai He) ma con la testa colorata di rosso, a rappresentare il fuoco solare e spirituale e il Dan (“Cinabro”), ovvero la “medicina interna” dell’alchimia taoista. In Africa si dice che la Gru riunisce in sé i tre attributi fondamentali del Verbo: bellezza, suono e movimento. Nell’antica Grecia si raccontava che Teseo, all’uscita dal Labirinto, avesse eseguito una danza ispirata alla Gru.L’esercizio della Gru può essere praticato con molta leggerezza per armonizzare il sistema cardiocircolatorio, o con potenza, come nello stile marziale della Gru Bianca (Bai He Quan), per rinforzare muscoli e tendini e per sviluppare un forte radicamento del corpo nel terreno.

 

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