Calendario Taoista: i Dodici Segni Fondamentali

Calendario Taoista: i Dodici Segni Fondamentali

Un viaggio transculturale attraverso il calendario per scoprire un'insolita pratica taoista…

La tradizione Taoista ha sempre un approccio eminentemente pratico nell’analisi dei fenomeni naturali ed è finalizzata soprattutto ad aiutarci a sincronizzare la nostra persona da un lato con i cicli macrocosmici che ci avvolgono e di cui facciamo parte, dall’altra con la nostra parte più profonda e meno accessibile alla nostra mente superficiale.

La pratica dei Dodici Segni è uno dei vari metodi di "sincronizzazione" che ci sono stati trasmessi ed è basata su una particolare visione del ciclo annuale come processo di trasformazione Yin – Yang (tradizionalmente questo modello è chiamato "Crescita e decrescita di Yin Yang").

Per descrivere tale trasformazione sono stati scelti 12 segni dell’Yi Jing (o Zhou Yi come veniva anticamente chiamato questo fondamentale testo classico) che per la loro struttura si prestano bene ad essere organizzati in un ciclo continuo e coerente di flusso energetico, ognuno dei quali è associato ad un mese. Il fatto che questi segni in questo contesto abbiano ricevuto nomi diversi da quelli usati nell’Yi Jing sottolinea la peculiarità del loro utilizzo, anche se, come vedremo, la lettura delle sentenze e dei commenti offre sempre prospettive interessanti per la comprensione del momento a cui si riferiscono.

Il nome cinese è Shi Er (dodici) Pi (potente, importante, signore) Gua (segno, esagramma).

Nel corso dell’anno useremo questi segni per comprendere la configurazione energetica del mese in corso e cercare di metterci in sintonia con essa, scrutando anche con attenzione fra i miti e riti calendariali dove troveremo interessanti analogie fra oriente ed occidente.

Si noti che in questo caso abbiamo a che fare con un modello che è al contempo continuo e dis-continuo; infatti, benchè il flusso del cambiamento Yin Yang sia un processo graduale e ininterrotto, tuttavia l’uso dei segni (Gua) evidenzia quel salto quantico in cui una linea (Yao) Yin diventa Yang, e viceversa, salto che fa cambiare la configurazione energetica del sistema in modo tale che essa, pur inserita in un continuum, presenta di volta in volta una caratteristica individualità. Lo Yao mutante è in un certo senso la chiave del segno perchè è quello che indirizza il cambiamento in una precisa direzione, dunque è molto importante comprenderne il significato; a tale scopo è spesso utile, oltre al commento che l’Yi Jing offre su tale linea nel contesto dell’esagramma specifico, esaminare lo stesso Yao (ovvero la linea mutante che si trova nella stessa posizione) nei due Gua fondamentali Qian (Cielo, grande Yang), nel caso di uno Yao Yang (un "nove" come si dice nel gergo dell’Yi Jing) e Kun (Terra, grande Yin) nel caso di uno Yao Yin (un "sei").

Come sempre, un modello ciclico può essere applicato a differenti processi assimilabili per analogia o perchè condividono lo stesso "attrattore"; così i Dodici Segni vengono utilizzati anche per il ciclo circadiano delle 24 ore (suddiviso, come viene fatto in Medicina Tradizionale Cinese per descrivere le variazioni di flusso energetico nei 12 canali fondamentali, in dodici periodi di due ore ciascuno) e anche per cicli calendariali più estesi: : "12 anni producono un piccolo drago……60 anni (5 piccoli draghi) formano un ciclo completo dei rami celesti e terrestri….. il Grande Drago ritorna".

Analogamente, nella struttura "sottile" del corpo vengono identificati 12 "luoghi" ciascuno dei quali è particolarmente adatto a far risuonare una specifica configurazione.

La pratica

Praticare un segno (Gua) significa indurre nel proprio corpo – mente una configurazione energetica (o miscela Yin Yang) quale è graficamente rappresentata da quel segno.

Si utilizza la cosiddetta "Piccola Circolazione", ovvero la facilitazione cosciente della circolazione di energia lungo i due canali fondamentali Du mai (Canale Yang del dorso) e Ren Mai (Canale Yin anteriore). Senza scendere in troppi dettagli tecnici che sarebbero inutili per chi non fa questo particolare allenamento, si può dire che la pratica consiste nel modulare la respirazione e lo stato mentale in modo da indurre un movimento Yin o Yang lungo tali canali.

Più precisamente, l’inspirazione, sostenuta da una forte concentrazione, viene usata per far salire lo Yang Qi lungo il dorso (Du Mai), mentre l’espirazione, accompagnata da uno stato di rilasciamento mentale, viene usata per far scendere lo Yin Qi lungo la parte anteriore del corpo (Ren Mai). Pertanto, per praticare uno Yang Yao ci si concentrerà sull’inspirazione, lasciando l’espirazione ai margini della coscienza, e l’inverso si farà per praticare uno Yin Yao.

Va ricordato che la tradizione Taoista sottolinea la differenza fra circolazione del Qi ("energia a bassa concentrazione" che si disperde facilmente), accompagnata da sensazioni caratteristiche come calore o formicolio, e circolazione del Dan ("Medicina Interna", energia altamente raffinata, miscela delle tre Sostanze Vitali originarie, Yuan Qi, Yuan Jing, Yuan Shen) che è invece accompagnata da una precisa sensazione luminosa. E’ a questo secondo livello che la pratica dei Dodici Segni sviluppa il suo pieno significato.

Infine, la qualità del "Teatro interiore" in cui hanno luogo queste operazioni alchemiche è di fondamentale importanza ai fini del risultato: solo calando la mente in uno stato abbastanza profondo da potersi sintonizzare sulle autentiche sensazioni che sorgono nel corpo in relazione alla circolazione di energia si può passare dall’immaginazione superficiale alla realtà dei fenomeni interni.

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